L'oculista è generalmente lo specialista meno frequentato, erroneamente. Un esame oculistico, infatti, non riguarda solo la nostra capacità visiva o le diottrie da correggere, può anche fornire informazioni vitali sul generale stato di salute. Gli occhi infatti possono indicare:
- ipertensione;
- colesterolo alto;
- malattie infettive;
- malattie autoimmuni.
Ma quali sono i sintomi a cui prestare maggiore attenzione?
Innanzitutto dobbiamo sapere che tutto ciò che risulta nuovo alla nostra visione potrebbe essere dannoso e deve quindi essere controllato. Ci sono però alcuni indicatori importanti, di seguito ne vedremo alcuni:
- Bagliori e sfarfallio: a molte persone è capitato nel corso della vita di sperimentare una visione a tratti appannata con "filamenti", simili a capelli, che interferiscono con il campo visivo. In questi casi potrebbe trattarsi di miodesopsia, causata da un umor vitreo non perfettamente trasparente. In altri casi, invece, potrebbe trattarsi di qualcosa di più serio come il distacco del corpo vitreo. Il vitreo è una sostanza gelatinosa che si trova all'interno dell'occhio aderente alla retina e può creare o peggiorare le patologie retiniche. L'alterazione della struttura del vitreo può essere degenerativa, conseguente all'avanzamento dell'età, oppure improvvisa, come un "collasso". In questi casi compare un'evidente opacità avanti agli occhi accompagnata speso a lampi luminosi laterali. In meno di un caso su mille la patologia evolve in un vero e proprio distacco della retina;
- Occhi arrossati con eccessiva lacrimazione: gli occhi rossi non sono sempre sintomo di stanchezza, soprattutto se si fa abitualmente uso di lenti a contatto. Se questa condizione persiste, infatti, potrebbe trattarsi di cheratite, un'infezione a carico della cornea che non è mai asintomatica e si manifesta nella maggior parte dei casi con forte dolore oculare, intolleranza alla luce, occhi rossi, lacrimazione abbondante e offuscamento della vista. Questa patologia può comunque essere facilmente trattata se diagnosticata precocemente. Attendere troppo a lungo potrebbe portare alla formazione di cicatrici e alla perdita della vista. Una volta formate le cicatrici, l'unica terapia consiste nel trapianto della cornea;
- Il dolore: oltre ad evidenti danni agli occhi, come traumi o lesioni, gli occhi non dovrebbero mai fare male e quando accade ci sono patologie potenzialmente pericolose per la vista di cui il dolore potrebbe essere il principale sintomo, come:
- Neurite ottica, ovvero una grave infiammazione del nervo ottico che può comportare una riduzione della vista fino all'ipovisione e alla cecità. Costituisce inoltre la prima manifestazione della sclerosi multipla nel 50% circa dei casi;
- Glaucoma ad angolo chiuso, cioè una malattia dovuta all'aumento della pressione interna del globo oculare che mediamente non provoca disturbi fino a quando non compare una parziale e progressiva perdita della vista.
La scelta consigliata è sempre quella di effettuare una visita annuale dopo i 45 anni, anche in assenza di sintomi.