La miopia è il difetto visivo per il quale si vede male da lontano, mentre la visione da vicino è davvero molto buona.
Si è notato che i bambini miopi mostrano un notevole interesse per tutte le attività "da vicino" : disegno, lettura, scrittura, scultura , abilità manuali, modellismo, bricolage, che gli risultano più semplici penalizzando invece le attività sportive che richiedono una maggior percezione degli oggetti da lontano.
A quanto pare i bambini miopi hanno una disposizione naturale per lo studio, l'analisi e riflessione con una vocazione alla leadership.
Un team di ricercatori del dipartimento di oculistica del King College di Londra lancia l'allarme secondo cui la miopia è la malattia del secolo: il problema è sempre più comune nei paesi europei, dove il 50% dei giovani tra i 25 e i 29 anni ne soffre. Praticamente un giovane su due del vecchio continente ne è affetto ed è più colpito chi ha ricevuto un’istruzione superiore: colpa di computer, smarthphone e tablet.
La miopia è il difetto della vista più frequente al mondo , in Italia ne è presente in circa il 25% della popolazione. Si presenta o viene riscontato comunemente in età scolare, aumenta nel periodo dello sviluppo corporeo e indicativamente si stabilizza intorno ai 18-20 anni.
Nel linguaggio medico la miopia è definita vizio di rifrazione e si differenzia in lieve,media, elevata o grave
Spesso i pazienti miopi strizzano gli occhi (dal greco "mios" chiudere – strizzare ed "opos" occhio) socchiudendo le palpebre per cercare di mettere a fuoco gli oggetti lontani. Quanto maggiore è il difetto visivo, tanto minore è la distanza alla quale si vede bene. Tradizionalmente la miopia si corregge con lenti (occhiali e lenti a contatto).
L'immagine percepita dal miope è, rimpicciolita più la lente è forte ed è nitida solo nella porzione centrale a causa delle distorsioni (causate dalla periferia della lente stessa).
Per farsi un'idea di come i miopi vedono il mondo basta guardare le immagini del proggetto Ensayo sobre la miopía (Saggio sulla miopia), del fotografo Leonardo Layana, che gioca con la lente della macchina fotografica e quelle dei suoi occhiali in modo da mettere nella stessa immagine la visione nitida e quella sfocata.
