Un gruppo di ricercatori di Baltimora hanno scoperto che la bellezza, oltre ad essere negli occhi di chi guarda, è anche nel cervello. Esiste, infatti, un codice neurale che permette al cervello di creare un disegno mentale degli oggetti che ci circondano, decifrandone forme e colori. Questi ricercatori hanno infatti individuato il meccanismo cerebrale che decodifica le forme tridimensionali.
Questa scoperta può avere risvolti in molti campi:
- Per la cura di pazienti con disordini della percezione;
- Per nuovi approcci alla computer vision;
- Importanti risvolti nel campo dell’ottica. I codici neurali infatti permetterebbero di spiegare perché alcune immagini risultano piacevoli allo sguardo e altre lo infastidiscono.
Per approfondire l’aspetto di neuro-estetica, gli scienziati hanno avviato una collaborazione con alcuni artisti di Baltimora per riuscire a capire come interagiscono il cervello del visitatore di un museo e l’opera d’arte che si osserva. Il progetto prevede che i visitatori osservino una serie di forme tridimensionali generate da un computer e ne diano un giudizio estetico.
Si spera che questo esperimento riuscirà a identificare delle strutture particolarmente efficaci al livello artistico. Solo dopo si potrà studiare come queste strutture vengano elaborate dal nostro cervello.